domenica 4 agosto 2013

restiamo umani

RESTIAMO UMANI # - La Sicilia sempre più una portaerei, a Sigonella venti droni a stelle e strisce - - La Sicilia è proprio una terra di conquista per gli americani. Prima il Muos di Niscemi, adesso i droni di Sigonella. Sì, perché nelle scorse ore si è appreso che la base Nato siciliana ospiterà 20 droni statunitensi nuovi di zecca, modello "Global Hawk", gli aerei senza pilota inviati nelle zone più calde del pianeta. Oltre a mille marines a stelle e strisce, che andranno ad infoltire la già massiccia presenza militare Usa nell'Isola. Lo rivelano alcuni documenti segreti, o meglio, che segreti erano fino ad ora, da cui si evince che Sigonella è destinata a diventare entro il 2017 una base ancor più strategica di quanto non sia. Il progetto, ribattezzato "Alliance ground surveillance" (Agr) mira, infatti, a trasformare la base in una vera e propria portaerei, a pochi passi dagli scenari più delicati dell'Africa e del medio oriente. E dunque, con un ruolo strategico per lo scacchiere mediterraneo e internazionale. In pratica, Sigonella sarà collegata in modo permanente a due satelliti, che gli "garantiranno" questo ruolo primario che – nei desideri e nei progetti statunitensi – dovrebbe rivestire. I droni in questione, poi, saranno collegati anche con un sistema centrale che diverrà operativo proprio nella base, a cui saranno inviati tutti i dati ricevuti. Secondo indiscrezioni, inoltre, nella stessa base siciliana, da qualche tempo sarebbero già arrivati anche altri droni, attualmente impiegati in Afghanistan, Pakistan, Niger, Somalia, Yemen e in altre zone caldissime del pianeta. L'arrivo dei droni "Global Hawk" in Sicilia è stato scoperto grazie a un rapporto dell'Osservatorio di Politica Internazionale: un tavolo di lavoro che vede insieme il Cesi (Centro Studi Internazionali), il Senato, la Camera dei Deputati e il Ministero degli Affari Esteri. "La presenza dei droni temporaneamente basati a Sigonella – si legge nel rapporto dell'Osservatorio - ha fondamentalmente lo scopo di permettere alle autorità americane il dispiegamento di questi determinati dispositivi qualora si presentassero delle situazioni di crisi nell'area nordafricana e del Sahel". - di Alberto Samonà / http://www.resapubblica.it/ - # - La Sicilia sempre più una portaerei, a Sigonella venti droni a stelle e strisce - - La Sicilia è proprio una terra di conquista per gli americani. Prima il Muos di Niscemi, adesso i droni di Sigonella. Sì, perché nelle scorse ore si è appreso che la base Nato siciliana ospiterà 20 droni statunitensi nuovi di zecca, modello "Global Hawk", gli aerei senza pilota inviati nelle zone più calde del pianeta. Oltre a mille marines a stelle e strisce, che andranno ad infoltire la già massiccia presenza militare Usa nell'Isola. Lo rivelano alcuni documenti segreti, o meglio, che segreti erano fino ad ora, da cui si evince che Sigonella è destinata a diventare entro il 2017 una base ancor più strategica di quanto non sia. Il progetto, ribattezzato "Alliance ground surveillance" (Agr) mira, infatti, a trasformare la base in una vera e propria portaerei, a pochi passi dagli scenari più delicati dell'Africa e del medio oriente. E dunque, con un ruolo strategico per lo scacchiere mediterraneo e internazionale. In pratica, Sigonella sarà collegata in modo permanente a due satelliti, che gli "garantiranno" questo ruolo primario che – nei desideri e nei progetti statunitensi – dovrebbe rivestire. I droni in questione, poi, saranno collegati anche con un sistema centrale che diverrà operativo proprio nella base, a cui saranno inviati tutti i dati ricevuti. Secondo indiscrezioni, inoltre, nella stessa base siciliana, da qualche tempo sarebbero già arrivati anche altri droni, attualmente impiegati in Afghanistan, Pakistan, Niger, Somalia, Yemen e in altre zone caldissime del pianeta. L'arrivo dei droni "Global Hawk" in Sicilia è stato scoperto grazie a un rapporto dell'Osservatorio di Politica Internazionale: un tavolo di lavoro che vede insieme il Cesi (Centro Studi Internazionali), il Senato, la Camera dei Deputati e il Ministero degli Affari Esteri. "La presenza dei droni temporaneamente basati a Sigonella – si legge nel rapporto dell'Osservatorio - ha fondamentalmente lo scopo di permettere alle autorità americane il dispiegamento di questi determinati dispositivi qualora si presentassero delle situazioni di crisi nell'area nordafricana e del Sahel". - di Alberto Samonà / http://www.resapubblica.it - Mi piace · · Condividi · 13116 · cir

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