martedì 22 ottobre 2013

osservare i loro gioco di distruzione e fermarli

IL PIANETA SI DEVE LIBERARE DAL CANCRO MORTALE DALLA TROIKA E DEI SUOI SERVI POLITICI ITALIANI COMPLICI CHE CI HANNO VENDUTI A QUESTI ASSASSINI .. IL LORO OBBIETTIVO E AVERE TUTTO E METTERE TUTTI ALLA FAME .. IL FAMOSO DOMINIO DEL MONDO .. CHI FINANZIAVA HITLER SONO GLI STESSI PETROLIERI BANCHIERI CHE STANNO STRANGOLANDO IL MONDO E CHE MANTENGONO CON LA MENZOGNA E MANIPOLAZIONE DELL'INFORMAZIONE IL GOVERNO ITALIANO IN VITA ..
BISOGNA VOTARE QUALSIASI PARTITO MOVIMENTO LEGA CHE SIA CONTRO UNIONI EUROPEE .. SOLO CON LA GLOBALIZZAZIONE QUESTE METASTASI POSSONO RAGGIUNGERE IL LORO OBBIETTIVO DI MORTE E SONO MOLTO VICINI A RAGGIUNGERLO .. IN DIECI ANNI HANNO DEVASTATO IL CONTINENTE EUROPEO SEMPRE CON LA STESSA TECNICA FANNO INDEBITARE I POPOLI PRESTANDO DELLA CARTA STRACCIA SPACCIANDOLA PER DENARO CHE NON HANNO, CHE SI DOVRA' RESTITUIRE A TASSI DI USURA GALATTICI, POI CREANO DELLE CRISI FALSE E DIVENTANO PADRONI DI OGNI RICCHEZZA DEGLI STATI METTENDO IN SCHIAVITÙ I POPOLI .. GRAZIE AL PD PDL E AI PROFESSORI TECNOCRATI ASSASSINI TRADITORI ..

PAGHERANNO CARO GIOCARE A FARE I NABABBI COL SUDORE E IL SANGUE DEL POPOLO ITALIANO ..
Oggi al Portogallo, domani all'Italia Oggi al Portogallo, domani all'Italia Guardare quanto sta succedendo in Portogallo è molto istruttivo, in pratica si sta ripetendo quanto già successo in Grecia e quanto potrebbe succedere a breve anche in Italia. Gli Stati europei si indebitano (come tutti gli altri Stati al mondo), ma non potendo emettere moneta (a differenza del Giappone, degli USA, dell'Inghilterra e della Svizzera) chiedono aiuto alla Troika (Banca Centrale Europea, Fondo Monetario Internazionale e Unione Europea) la quale ben volentieri concede prestiti, ovviamente chiedendo qualcosa in cambio. E indietro non vuole solo i soldi che ha prestato più gli interessi da strozzino, ma impone anche un insieme di "misure" per snellire lo Stato Sociale. Lo Stato in debito (così come fanno i cittadini che indebitati e disperati chiedono "aiuto" agli strozzini) è costretto ad accettare queste draconiane misure, anche se queste comportano (così come succede alle persone ricattate dagli usurai) un peggioramento della loro situazione iniziale. Gli Stati, un tempo sovrani, sono così costretti a vendere i gioielli di famiglia (come fanno gli strozzati dagli usurai), licenziare dipendenti pubblici, ridurre la sanità pubblica, tagliare i finanziamenti alla scuola e alla ricerca, ridurre le pensioni, eccetera. Insomma la politica economica degli Stati è ordinata e imposta da oscuri burocrati e banchieri che vivono in un mondo dorato senza nessun contatto con quello che un tempo si sarebbe definito il "popolo". A noi rimane l'illusione che, votando, possiamo scegliere da chi essere governati. Ora, dopo aver schiacciato la Grecia, è il turno del Portogallo. La Troika, in cambio del generoso piano di "salvataggio", ha imposto al conservatore Passos Coelho di tagliare gli stipendi pubblici. Dal 2014 tutti i dipendenti pubblici portoghesi che guadagnano più di 600 euro si vedranno tagliare lo stipendo da un minimo del 2,5% ad un massimo del 12%. Ma non basta. La Troika ha imposto il licenziamento del 3% dei dipendenti pubblici, in un paese in cui la disoccupazione ha già superato quota 17,4%. Non solo. La Troika ha anche ordinato (la proposta ora è al vaglio della Corte Costituzionale di Lisbona) di aumentare l'orario settimanale dei lavoratori pubblici da 35 a 40 ore. Misure che lo Stato, senza possibilità di scelta, deve necessariamente applicare. La Troika chiede anche che vengano privatizzate le aziende in attivo, come la Rete Energetica Nazionale. Privatizzare significa vendere a prezzi di saldo, agli amici della Troika ovviamente, le aziende che producono. I soldi che si ricaveranno dalla vendita (un po' come i nostri soldi dell'IMU che sono serviti a salvare il Monte Paschi di Siena) serviranno per salvare dal fallimento il quinto gruppo finanziario del paese, la Banif. Sì, direte voi, ma se lo Stato è in debito qualcuno dovrà pur pagare. O no? Guardo i dati del Giappone, che a differenza dei paesi della zona Euro può emettere moneta, e vedo che ha il 250% del debito/Pil (in Italia è circa il 120%) e un deficit/Pil al 10% (in Italia è circa il 3%). Roba che in Europa ci sogniamo. Eppure, nonostante questo debito elevatissimo, il Giappone agli inizi dell'anno non solo non ha tagliato la spesa pubblica (come fatto dalla Grecia che ha dovuto chiudere ospedali, Università e licenziare in massa) ma ha lanciato un ulteriore piano di espansione della spesa pubblica con un primo intervento da 85 miliardi di euro, con l'obiettivo di creare 600 mila nuovi posti di lavoro...... Ora a pagar dazio, licenziando, tagliando i servizi offerti ai cittadini, tagliando gli stipendi pubblici e svendendo le aziende dello Stato, tocca al Portogallo. Domani toccherà all'Italia. Anzi, in sordina, abbiamo iniziato anche noi. http://italian.irib.ir/notizie/economia/item/133363-oggi-al-portogallo,-domani-all-italia?utm_medium=referral&utm_source=pulsenews

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