martedì 22 ottobre 2013

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CATANIA, RIVOLTA DEI CLANDESTINI: HANNO SFASCIATO TUTTO, 1 SOLO ARRESTO. SALVINI: “ESPULSIONE IMMEDIATA”

Mineo, dopo ore si calma la rivolta arrestato un immigrato

È tornata la calma dentro il centro di accoglienza grazie all’intervento delle forze dell’ordine e di numerosi migranti che non hanno preso parte alla protestaMineo, dopo ore si calma la rivolta arrestato un immigratodi MICHELA GIUFFRIDA
Lo leggo dopo
È tornata la calma al Cara di Mineo dopo l’intervento delle forze dell’ordine, ma anche di numerosi migranti che hanno contribuito a sedare la rivolta. Dalla Questura di Catania riferiscono: “Non ci sono stati feriti, se non qualche agente contuso”, mentre un extracomunitario è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale. Sono iniziate anche le operazioni di pulizia delle strade attigue alla struttura da pietre e massi.

Al Cara di Mineo in mattinata era scattato il piano di messa in sicurezza. Sospesi tutti i servizi, personale richiamato, campo paralizzato. Ed è stata valutata anche l’ipotesi di evacuazione. La polizia ha chiesto rinforzi perché i blindati che controllano strade e campagne del territorio di Mineo non sono bastati. Circa mille migranti hanno bloccato strade, incendiato campagne, danneggiato auto, scagliato sassi contro uomini e cose. Una troupe televisiva, assieme ai poliziotti di una volante che la scortava, se l’è vista brutta. E dentro i Cara sono stati danneggiati un furgone e un’ambulanza della Croce rossa.

Bloccata per ore la Catania-Gela, grossa arteria viaria dal traffico di una autostrada. Bloccata anche la provinciale che porta al centro città. Mineo è stata isolata. Una stazione di servizio è stata assediata, un pullman di linea è stato preso a sassate.

Le prime avvisaglie della nuova protesta dei migranti ospiti del Centro accoglienza richiedenti asilo di Mineo, il Cara, aperto nel marzo di due anni fa, c’erano già state ieri sera. Tensioni, all’interno della struttura che era stata base delle forze militari Usa di stanza alla base di Sigonella, legate sembrerebbe alla tempistica burocratica legata al riconoscimento dello status di rifugiato politico. Stamattina, intorno alle 7, un centinaio di migranti ha preso di mira un’area di servizio. Alcuni di loro si sono asserragliati dentro al bar. “Questa volta ho avuto veramente paura, non era mai accaduto una cosa del genere”, dice Leonardo Silva, il titolare della stazione di servizio. “Stavolta erano davvero arrabbiati, siamo stati costretti a chiuderci dentro l’ufficio, abbiamo abbassato la saracinesca. Alcuni di loro - continua Silva - con bastoni e pietre hanno distrutto i finestrini di un’auto posteggiata”. A quel punto, nella stazione di servizio, si è fermato un pullman dell’Ast. “Si sono scagliati contro l’autobus - racconta Silva – e hanno rotto qualche finestrino laterale. Ma l’autista è ripartito subito. Stavolta è stato diverso - rimarca Silva - ora c’è da preoccuparsi”.

Immigrati: Salvini, rivolta Catania? Rimettiamoli su barcone

(AGI) – Milano, 22 ott. – “Clandestini in rivolta a Catania per protestare contro le lungaggini burocratiche. Sassi contro la polizia, assalita un’area di servizio, distrutti i vetri di un’auto e di un autobus. La soluzione di uno Stato serio? Rimetterli su un barcone, tutti a casa”. Cosi’ il vice segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini, commenta, su Facebook, la protesta dei richiedenti asilo al centro accoglienza di Mineo, nel Catanese.

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