mercoledì 16 ottobre 2013

un altro omicidio di stato

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Venezia, si uccide per i mutui da pagare
Prima imprenditrice vittima della crisi

La donna, 53 anni, aveva contratto tre mutui: l'auto, la casa, e il negozio. Tra i motivi del tragico gesto ci sarebbe anche una difficile situazione personale, esposta nelle quattro lettere scritte prima della morte.
Prima di impiccarsi nel bagno di casa a Salzano (Venezia) un'imprenditrice ha lasciato quattro lettere: alla figlia, alla sorella, a un amico, e a un sacerdote, con la richiesta esplicita di leggerla al suo funerale.
La donna, P.L., 53 anni, titolare di un'agenzia di pratiche auto, la Dauli di Spinea, avrebbe contratto dei mutui ai quali non era in grado di far fronte, a causa di un calo dell'attività dovuto alla crisi economica. Per la sorella, invece, il tragico gesto è solo l'epilogo di un profondo stato di malessere personale.
L'allarme è scattato ieri mattina: nei giorni scorsi l'imprenditrice aveva avvisato una commerciante della zona in cui si trova l'agenzia: "Se non mi vedi, magari mi sono addormentata perché non è suonata la sveglia, telefonami". La donna, vedendo la saracinesca abbassata, l'ha chiamata, ma il telefono suonava a vuoto. Così ha deciso di avvisare la sorella e le due si sono rivolte ai carabinieri. Quando i militari sono entrati nell'abitazione di via Cesare Battisti a Salzano hanno trovato il corpo ormai privo di vita.
A far pensare a problemi di tipo economico sono i tre mutui che la donna doveva pagare: quello dell'auto, della casa, e quello del negozio, che aveva deciso di comprare perché l'attività di pratiche auto fosse completamente di sua proprietà. Sembra che anche la sua vita privata abbia avuto un peso nella tragica scelta, ma gli inquirenti preferiscono non sbilanciarsi. Le lettere scritte prima di uccidersi sono state sequestrate e verranno analizzate.

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