mercoledì 20 novembre 2013

CRIMINALI

Ecco i responsabili del Segreto di Stato sulle dichiarazioni di Carmine Schiavone.

schiavone_intervista_skytg24Da quando sono diventate pubbliche le dichiarazioni di Carmine Schiavone durante l’audizione alla Commissione Parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse tutti si chiedono chi sia stato a secretare questi atti per ben 16 anni. Chi pose, allora, il Segreto di Stato su quegli atti?
La normativa vigente indica che, a porre il Segreto di Stato, è il Parlamento. Non è chiaro chi sia, in ultimo, ad apporre il sigillo. Anche perchè, questa norma che da pieni poteri al Parlamento è del 2007, fino ad allora, prevedeva delle procedure piuttosto articolate. In soldoni, la decisone spettava alla Presidenza del Consiglio che ne dava comunicazione ad un Comitato Parlamentare costituito da quattro deputati e quattro senatori nominati dai Presidenti dei due rami del Parlamento; 
il Comitato parlamentare ove ritenga, a maggioranza assoluta dei suoi componenti, che l’opposizione del segreto non si sia fondata, ne riferisce a ciascuna delle Camere per le conseguenti valutazioni politiche.
Detto questo, però, esistono dei responsabili. Persone che erano ai vertici dei ruoli chiave che hanno girato attorno a questioni giudiziarie e, inevitabilmente, anche alle dichiarazioni di Schiavone. È il classico “non potevano NON sapere”.
Angela-ciao-sono-Romano-lo-spread-di-Prodi-per-il-Colle_h_partbNon servono infiltrati nel Servizi Segreti o nel KGB per sapere chi c’era sulle poltrone più alte. Basta scorrere la storia di poco più di dieci anni e i nomi saltano fuori. E allora, per far capire chi fu, quantomeno, a non impedire di mettere a tacere informazioni che erano indispensabili per proteggere la salute delle persone residenti sulle zone sotto le quali l’ex boss di quelle merde del clan dei Casalesi, dice di aver sotterrato rifiuti tossici, ecco che vi indichiamo i nomi e i cognomi, molti dei quali li conoscerete sicuramente.
L’audizione risale al 7 ottobre 1997:
Presidente della Commissione: MASSIMO SCALIA, deputato del Gruppo Misto.
Componenti della Commissione e presenti durante l’audizione: GIANFRANCO SARACA (Forza Italia), GIOVANNI LUBRANO DI RICCO (Verdi-Ulivo), ROBERTO NAPOLI (Cristiani Democratici) eGIUSEPPE SPECCHIA (Alleanza Nazionale).
Presidente della Repubblica: OSCAR LUIGI SCALFARO
napo
Presidente del Consiglio: ROMANO PRODI
Segretario del Consiglio dei Ministri: ENRICO LUIGI MICHELI
Ministero dell’Interno: GIORGIO NAPOLITANO, in carica dal 17 maggio 1996 al 21 ottobre 1998. (Sua la celebre frase “I pentiti, in Italia, sono troppi!”)
Ministro di Grazia e Giustizia: GIOVANNI MARIA FLICK, Presidente della Corte Costituzionale dal novembre 2008 al febbraio 2009.
Ministro dell’Ambiente: EDOARDO RONCHI
Presidente della Corte Costituzionale: RENATO GRANATA.
Vice Presidente del Consiglio: WALTER VELTRONI
Presidente del Senato: NICOLA MANCINOviolante_0
Presidente della Camera: LUCIANO VIOLANTE
Questi sono i nomi principali, quelli attorno al quale avrebbe potuto gravitare la decisione del segreto di stato.
Un dato non ci è stato possibile reperire: il direttore del COPACO, cioè il comitato che ha preceduto il COPASIR, nato nel 2007.
Ci è invece possibile comunicare il nome del Segretario Generale del CESIS (Comitato esecutivo per i servizi di informazione e sicurezza): FRANCESCO BERARDINO.
Quindi, quando vi domandate chi siano i responsabili di quella sciagurata decisione, sapete che questi sono i nomi che dovete tenere ben a mente.
GIAMPAOLO ROSSI
Segui Wilditaly.net anche su:

Potrebbero interessarti anche:

Nessun commento:

Posta un commento