sabato 23 novembre 2013

DECRESCITA

DECRESCITA

Molti hanno orrore di questa parola, altri paura.
Insomma, le parole sono importantissime perchè parola e pensiero sono la stessa cosa.
Però non bisogna averne paura.
Decrescita: In un futuro plausibile, auspicabile, l'unico possibile, ci sono cose che dovranno aumentare, e molto, e cose che dovranno decrescere, e molto:
Per esempio, le armi, l'inquinamento, le medicine, le multinazionali, lo strapotere degli straricchi, lo sfruttamento intensivo del suolo e del sottosuolo, le spese idiote, le ruberie, i privilegi dei "mediatori" del potere, le finanziarie, il potere del denaro, gli spostamenti inutili, le prigioni, il crac e l'eroina, la tratta degli umani, le disuguaglianze, la frutta che vien dalla Argentina, i fat food, i fast food, lo stress da lavoro, la competizione e la competività, ecc.ecc.
Tutti grandi PILoni del PIL.
Debbono crescere la pace, la tranquillità, la solidarietà, il consumo locale, il consumo di stagione, la produzione "locale" di energia, frutta, cultura, connessioni sociali ed umane. Cure e competenze, il terzo settore, la sperimentazione, la follia artistica, i classici, la musica e il teatro.
Vedi bene che il primo elenco è un grande produttore di PIL, il secondo molto meno.
Ecco, se decrescita significa questa sommatoria con risultato del PIL in calo, io non ne ho nessuna paura.

Francesco Neri
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