mercoledì 20 novembre 2013

NON SONO MAI RIUSCITA A CAPIRE COSA SERVE TESTARE I COSMETICI SUGLI ANIMALI. COSA SI DIMOSTRA? SONO SOLO TORTURE INUTILI

Ricercatrice della "Avogadro" premiata con il Lush Prize

Il premio è stato conferito a Londra a Simona Martinotti, giovane ricercatrice del Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica
Redazione19 Novembre 2013
Lo scorso 13 novembre si è svolta a Londra, nella prestigiosa sede del Kings Place, presentata dall’attrice e scrittrice Lucy Porter, la cerimonia di premiazione del Lush Prize, il premio internazionale dedicato alla ricerca nel campo dei test alternativi promosso da "Lush" e "Ethical Consumer", giunto quest’anno alla sua seconda edizione.
Dodici i premiati provenienti dall’Europa, dagli Stati Uniti e dalla Nuova Zelanda per i loro notevoli contributi nel campo della ricerca scientifica, della sensibilizzazione dell’opinione pubblica e della lobby "cruelty free". Nella categoria "Giovani Ricercatori"Simona Martinotti è stata premiata per la sua ricerca nella cura delle ferite e nello "skin health" (benessere della cute) con rimedi a base di prodotti naturali, condotta in collaborazione con Elia Ranzato.
I dottori Simona Martinotti ed Elia Ranzato - entrambi post-doc del Dipartimento di Scienze e-Innovazione Tecnologica di Alessandria, che lavorano presso il laboratorio di Fisiologia Cellulare diretto dal professor Bruno Burlando, docente di Fisiologia generale - sono stati selezionati per la loro ricerca mirata allo sviluppo di test di laboratorio, su prodotti per il benessere e la cura della cute.
Ai vincitori, oltre al premio in sterline, è stata consegnato il trofeo del Lush Prize, un’opera in terracotta realizzata a mano per l’occasione dall’artista inglese Nichola Theakston.
Il premio Lush nasce da una collaborazione tra Lush e Ethical Consumer; la Lush è una compagnia manifatturiera di Manchester, rivenditrice di cosmetici fatti a mano con negozi in 49 paesi nel mondo. Il premio vuole promuovere l’uso di una sperimentazione non animale nei test di sicurezza dei prodotti per i consumatori concentrandosi sull’abolizione dei test di tossicità degli ingredienti e dei prodotti e integrandosi con i numerosi progetti già esistenti contro la sperimentazione animale dei medicinali.
Anche quest’anno sono state diverse centinaia le domande di partecipazione di ricercatori provenienti da tutto il mondo. Andrew Tyler, direttore di Animal Aid, uno dei più importanti gruppi animalisti del Regno Unito, e nella giuria del Lush Prize, ha dichiarato: "Quest’anno i vincitori hanno dimostrato che i metodi alternativi nei test di tossicità sono passati da una fase aspirazionale a una fase di implementazione e applicazione pratica".
"Purtroppo i test sugli animali nell’industria cosmetica sono ancora diffusi - ha affermato Mark Constantine, cofondatore e Ad di Lush -. Infatti, con la crescita dei mercati emergenti, aumenteranno. Il Lush Prize ha la speranza di sostenere il momento in cui si compirà la svolta che porrà fine per sempre ai test cosmetici sugli animali".

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