martedì 3 dicembre 2013

PIANURA PADANA

Pianura Padana: una delle zone più inquinate d’Europa

In Italia le aree inquinate riguardano tutto il territorio nazionale. La cronica mancanza di controlli, la corruzione e spesso l’incapacità di prevedere le possibili conseguenze future hanno creato delle vere e proprie bombe ecologiche. Soprattutto nell’ultimo periodo, l’attenzione si è concentrata su alcune aree campane dove sono state seppellite sostanze tossiche che stanno inquinando sorgenti e terre.
Le condizioni sono altrettanto drammatiche anche al nord infatti, la Pianura Padana è considerata una delle aree più inquinate di tutta Europa. A rendere la situazione così grave è la concomitanza di fattori:smog, sversamenti, alta concentrazione di siti industriali, scorie e presenza di inceneritori. Questi territori pagano anche la loro particolare posizione geografica a causa della quale il livello di polveri sottili e sottilissime è altissimo. A Milano, ma anche in altre grandi metropoli del nord, l’inquinamento dell’aria è un problema antico e mai risolto completamente. Secondo i dati del comune, il capoluogo lombardo ilPm10 ha superato la soglia consentita per 117 giorni; valori oltre il limite normale anche per l’ozono e per il biossido di azoto.
In questa situazione si regista un brusco rialzo di ricoveri per insufficienza respiratoria e altre patologie; le malattie riguardano tutte le fasce d’età, compresi i bambini che, con sempre maggior frequenza, accusano allergie, asma e problemi di respirazione.
A confermare che la situazione della Pianura Padana sia grave vi è anche il “Rapporto 2013 sulla qualità dell’aria; i dati confermano che proprio questa è la zona più inquinata dell’Europa.
Le conseguenze riguardano anche il numero di decessi; secondo un’indagine svolta dallo studio EpiAir, le morti aumentano secondo l’incremento di Pm10. In linea di massima chi abita in queste aree ha una speranza di vita ridotta di circa due o tre anni, rispetto alla media nazionale.
L’inquinamento di queste terre è però legato anche ad altri problemi, come per esempio i rifiuti tossici delle grandi industrie, la presenza di materiale radioattivo e il traffico di rifiuti tossici. Il problema assume quindi dimensioni insospettabili e coinvolge i settori più vari e, anche se molto è stato fatto, alcune situazioni non sono ancora state completamente affrontate.
In Piemonte, l’inquinamento riguarda varie aree, alcune delle quali anche di grande importanza naturalistica. Sono in corso delle indagini per risolvere alcuni casi noti a livello nazionale, come per esempio quello dell’industria Mestrinaro che non avrebbe trattato opportunamente i rifiuti e poi li avrebbe venduti per alcune grandi opere.
Il grave danno ambientale riguarda anche altre regioni come la Toscana e l’Emilia Romagna dove le analisi compiute sulle acque del fiume Ticino evidenzierebbero alti livelli di sostanze tossiche; queste proverrebbero dalla coltivazione dei campi e dalle industrie. La stessa situazione si registra anche in altri importanti bacini e nei principali fiumi che attraversano questa grande area. Il rapporto del Ministero della salute, risalente al 2012, ha evidenziato le aree più inquinate e pericolose per la salute umana; molte di queste si trovano al nord ed esattamente in Pianura Padana. Se ne troverebbero tre in Emilia Romagna, sei in Lombardia e altrettante in Piemonte.
Questi dati dovrebbero essere un incitamento per predisporre politiche ambientali più efficienti e valide che tutelino il nostro patrimonio naturale e la salute di chi vi abita.

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