mercoledì 18 marzo 2015

ESSERE VEGETARIANI/ VEGANI FA BENE AL CORPO E ALL'ANIMA

Ecco cosa scriveva sul non mangiar carne un modernissimo Tolstoj nel 1899!

Pubblicato da  on 18 marzo 2015
Ecco cosa scriveva sul non mangiar carne un modernissimo Tolstoj nel 1899!
Lev Tolstoj, il grande scrittore, filosofo ed educatore russo del XVII secolo, negli ultimi 25 anni della sua vita divenne unfervente vegetariano.
Scrisse “Contro la caccia e il mangiar carne“, un meraviglioso saggio sull’alimentazione vegetariana.
E’ la confessione del suo tormento di ex cacciatore che troppo tardi ha compreso “per mezzo del cuore” la compassioneper tutti gli esseri viventi.
Desidero condividere con voi la lettera che scrisse a sua cognata, Elena Andreevna, che gli aveva confidato il suo disagio provato nel cibarsi di animali. Era il 1899.
Sono parole di una modernità incredibile, di una attualità disarmante! Mi hanno davvero commossa.

Elena Andreevna,
la vostra indignazione all’idea degli animali torturati e uccisi per soddisfare l’avidità umana non è sentimentalismo bensì un sentimento fra i più leciti e
 naturali.
Ma non bisogna indignarsi al punto di odiare gli uomini per pietà
 verso gli animali, come dite voi; bisogna invece agire in conformità di ciò a cui
vi spinge questo sentimento, e cioè non mangiare carne di qualsiasi essere a cui
sia stata tolta la vita.
Sono convinto che nel prossimo secolo la gente racconterà
con orrore e ascolterà con dubbio come i loro antenati ammazzavano gli
 animali per mangiarli.
Il vegetarianismo si diffonde molto rapidamente: a
Londra, dove vent’anni fa non si poteva trovare cibo vegetariano, esistono già ristoranti vegetariani.
So, da intimi amici, che più di trenta persone hanno
 smesso di consumare la carne durante questi ultimi anni.
Vi avverto, tuttavia, che se smetterete di mangiar carne, incontrerete una fortissima resistenza, anzi un’irritazione, da parte dei vostri familiari, e vi verrà dimostrato con la scienza
 che la carne è indispensabile all’uomo e che vi danneggiate e vi create
 difficoltà domestiche.
Tutti noi abbiamo subìto tutto ciò, ma se non si agisce
 con convinzione, tutte le dimostrazioni rimarranno senza effetto, come
 rimarrebbero senza effetto le dimostrazioni che per mantenere la salute bisogna
 mangiare gli uomini.
Forse vi domanderete, oppure vi verrà detto: «Se non
 bisogna uccidere i polli e i montoni, perché allora sterminare i topi, gli
 scarafaggi eccetera?»
A ciò rispondo sempre che la compassione per gli
 animali è la più preziosa qualità dell’uomo e io (come uomo), sono tanto più
 felice quanto più la sviluppo in me. Sono contento di aver cominciato a
compatire i polli, o montoni, i conigli, e né li mangio né li desidero, sono
 contento di compatire i topi, e li lascio scappare, invece di ammazzarli, e sarò 
contento quando compatirò le zanzare e le pulci.
I vegetariani dimostrano la
 superiorità del cibo senza carne per la salute (procuratevi i libri su questo —
c’è quello di Bojdanov — e leggeteli); ma l’argomento principale e
 inoppugnabile è quello addotto da voi, il sentimento morale.
Vi auguro una 
lieta soluzione del problema che vi tormenta.

Tratto da: “Contro la caccia e il mangiar carne” di Lev Nikolaevic Tolstoj  Ed. Isonomia, Este, (PD), 1994, pagg.85,86,87
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